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Poliambulatorio di Muggiò: ancora in attesa di risposte

    C’è chi organizza convegni sulla Casa di Comunità di Nova Milanese, lontana da Muggiò e dai cittadini più fragili che necessitano di cure immediate. E poi c’è chi ha lavorato concretamente per restituire al territorio un servizio essenziale: la riapertura del Poliambulatorio di via De Gasperi.

    Nel 2020 i cittadini si sono visti privati di un servizio fondamentale per la salute. La chiusura, inizialmente temporanea, è diventata definitiva a causa della pandemia e dello spostamento del personale sanitario. Nonostante le interlocuzioni con l’ASST, la riapertura sembrava un miraggio. Ma la Giunta Fiorito ha trovato una soluzione concreta: sciogliere la convenzione con l’ASST e affidare la gestione alla Multiservizi, garantendo così la ripresa delle attività ambulatoriali.

    Mentre l’attuale amministrazione si concentra su convegni e progetti lontani dal territorio, la precedente giunta ha dimostrato che con volontà e determinazione si possono ottenere risultati concreti e che la politica può e deve essere al servizio dei cittadini.

    La precedente amministrazione ha lasciato tutto in ordine: l’iter per la ristrutturazione era avviato e la previsione di riapertura era fissata entro la fine del 2024. Durante l’ultima seduta consiliare, il primo cittadino ha assicurato che la riapertura potrebbe avvenire dopo l’estate.

    Ma i cittadini di Muggiò si chiedono: perché tanto ritardo? Secondo quanto dichiarato dal sindaco in consiglio comunale, la burocrazia ha rallentato il processo.

    Un aspetto fondamentale del progetto originario era l’inclusione di servizi di odontoiatria sociale e psicologia, oltre alle specialità rivolte agli anziani. La precedente amministrazione aveva richiesto che il Poliambulatorio offrisse un supporto concreto per le fasce più fragili della popolazione, garantendo cure dentistiche accessibili e un servizio di psicologia per il benessere mentale. Tuttavia, resta da capire se l’attuale amministrazione manterrà questi servizi o se il progetto subirà modifiche.

    I cittadini e il centrosinistra chiedono che l’amministrazione faccia pressione affinché la riapertura avvenga il prima possibile. La medicina di prossimità non può restare solo un principio teorico: deve tradursi in azioni concrete per garantire un servizio essenziale a chi ne ha bisogno.

    La nostra redazione è aperta al contributo di tutti i cittadini. Se vuoi fare una segnalazione o scrivere la tua idea mandaci una mail a muggio@inunfoglio.it