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SAVE GAZA: pensieri di un cittadino di fronte alle cose del mondo

    Se scelgo di non chiudere gli occhi vedo che non sta andando tutto bene.

    Se non voglio aprirli allora va tutto bene.

    PROVOCAZIONE : quando toccherà a me saprò accettare la mia morte per mano di un’altra persona senza protestare ?

    Eccessivo ? 

    Hitler, leader eletto dai propri cittadini, è un esempio, spero noto a tutti, di personaggio consegnato alla storia per aver dato un notevole contributo alla distruzione dell’umanità.

    Oggi, riflettendoci, stiamo vivendo  qualche situazione analoga.

    Mi domando qual è il limite da non superare.

    Qual è il numero dei morti accettabile, in che parte del mondo devono o possono morire le persone ?

    A quanta distruzione dobbiamo ancora assistere ?

    Gli individui  uccisi valgono tutti uno ?

    A questo punto ognuno è in grado di stilare il proprio elenco di luoghi di morte e sofferenza, ma anche un più personale  elenco di cattivi e di complici.

     Complicità è anche la semplice indifferenza.

    Se i miei valori dicono che siamo tutti un’unica umanità, la risposta si complica.

    Ciascuno di noi teme di non poter fare nulla  per risolvere queste tragedie … o quasi. 

    Quando vi sarete dati una risposta, ma sopratutto inizierete a guardarvi intorno, scoprirete che non siete soli. Questi pensieri non sono solo vostri. 

    Uno, dieci, cento cittadini non sono rimasti soli e in silenzio a casa. 

    Hanno iniziato in  modo civile e democratico a urlare che   COSI’ NON VA BENE.  CI STIAMO DISTRUGGENDO. FERMIAMO TUTTE LE STRAGI.

    RICOMINCIAMO A DISCUTERE.

    PARLIAMO DI PACE .

    La nostra redazione è aperta al contributo di tutti i cittadini. Se vuoi fare una segnalazione o scrivere la tua idea mandaci una mail a muggio@inunfoglio.it